La cedolare secca è la possibilità di tassare il reddito proveniente dalla locazione del proprio immobile con un’aliquota fissa. I proprietari di casa che aderiscono al regime di cedolare secca possono usufruire di una tassazione alternativa all’Irpef che prevede invece l’applicazione di aliquote e scaglioni differenti sulla base del reddito.
Come funziona?
La cedolare secca consiste nella possibilità di beneficiare di agevolazioni sulla tassazione del reddito da locazione. Il proprietario di casa può, nel caso di affitto del proprio immobile, scegliere di applicare la cedolare secca al 10% o al 21%.
Si tratta di un regime introdotto in favore di persone fisiche, titolari di reddito di proprietà o di diritto reale di godimento di un immobile dato in affitto. La possibilità di beneficiare di tale scelta è esclusa nel caso in cui l’affitto sia stipulato ai fini dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni.
Aliquota e tassazione
Sono previsti però alcuni vincoli per il proprietario dell’immobile in affitto. Primo tra tutti la rinuncia, per un periodo uguale alla durata dell’opzione, alla facoltà di richiedere l’aggiornamento del canone, compresa la rivalutazione per adeguamento Istat.
Come abbiamo detto, con la cedolare secca si può beneficiare di tassazione agevolata con due aliquote.
- 10% per contratti a canone concordato in Comuni con mancanza di soluzioni abitative o densamente popolati, per contratti d’affitto a studenti universitari e nei Comuni in cui vi sono state calamità naturali.
- 21% per contratti d’affitto a canone libero.
Recentemente l’Agenzia delle Entrate ha specificato che la cedolare secca 10% si applica anche agli affitti transitori disciplinati dalla legge n. 431 del 1998.
I requisiti
La cedolare secca può essere applicata ad immobili appartenenti alle categorie catastali da A1 a A11 (escluso A10) locate ad uso abitativo e le relative pertinenze. Non può essere applicata nel caso in cui l’immobile sia locato per motivi professionali, ovvero se stipulato ai fini dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni.
Come esercitare l’opzione ?
L’adesione al regime fiscale cedolare secca per l’anno 2017 può essere effettuato al momento di registrazione del contratto o negli anni successivi. Alla registrazione del contratto, l’opzione deve essere effettuata con il modello RLI utilizzato per la registrazione del contratto d’affitto. L’opzione nelle annualità successive va esercitata, entro 30 giorni dalla scadenza dell’annualità precedente utilizzando il modello RLI.
Allo stesso modo, si può scegliere la cedolare in sede di proroga, anche tacita, del contratto di locazione sempre entro 30 giorni dal momento della proroga. Per le locazioni “brevi”, il locatore può applicare la cedolare secca direttamente nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta nel quale è prodotto il reddito.
Le scadenze
I locatori che decidono di aderire al regime fiscale della cedolare secca non dovranno versare, alla registrazione del contratto, imposta di registro e imposta di bollo.
Le imposte relativa al reddito derivante dalla locazione dell’immobile devono essere versate negli tempi e modalità previsti per l’Irpef, ovvero acconto e saldo. Viene fatta eccezione per il primo anno. L’acconto non è dovuto in quanto manca la base imponibile di riferimento, ovvero l’imposta sostitutiva dovuta per l’anno precedente.
– L’acconto della cedolare secca deve essere pagato:
- in un’unica soluzione, entro il 30 novembre, se l’importo è inferiore a 257,52 euro
- in due rate, se l’importo dovuto è superiore a 257,52 euro:
- la prima, del 40% (del 95%), entro il 16 giugno;
- la seconda, del restante 60% (del 95%), entro il 30 novembre.
– Il saldo si versa entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello di riferimento.
Per il versamento della cedolare secca con modello F24, vanno utilizzati questi codici tributo:
- 1840: Acconto prima rata
- 1841: Acconto seconda rata o unica soluzione
- 1842: Saldo
Se hai un immobile da affittare la nostra agenzia è a disposizione per tutti i servizi legati alla locazione. Anche se hai un contratto di locazione già in corso, possiamo gestirlo verificandone periodicamente gli adempimenti necessari. Non rischiare di dimenticarti le scadenze importanti. Potresti poi incorrere in sanzioni e aggravi di imposte!